Come visitare le Cinque Terre evitando l’orda di turisti che affollano bar e ristoranti? Dall’alto della via dei Cinque Santuari, vera e propria Via Crucis percorsa dai credenti nelle ricorrenze annuali, lo spettacolo sui borghi è mozzafiato. A ognuno dei cinque paesi delle Cinque Terre corrisponde, un Santuario. Sono cinque, alti, sembrano fortezze inespugnabili che da lassù vogliono sfidare il mare. Un sentiero tra terra, mare e cielo al di fuori dai flussi turistici, percorrere questo itinerario nato nel segno della fede vuole dire immergersi in una Liguria autentica e antica.
Di quella Liguria devota al culto di Maria, punto di riferimento per i contadini impegnati in un’agricoltura eroica, e per i marinai che potevano trovarne conforto dal mare. Testimonianza di un antico passato in cui i borghi marinari facevano parte della diocesi di Luni.
Alcuni studiosi sostengono addirittura la via dei Santuari, ricalchi il percorso di una via di comunicazione risalente all’Età del Bronzo (1800 – 900 a.C.), della quale renderebbero testimonianza i menhir di Volastra e di Tramonti attribuiti ad una antica civiltà ligure.
Tappa n. 1: Soviore (Monterosso) – Reggio (Vernazza)
Il santuario di Soviore: Il Santuario di Soviore è il più antico della Liguria. L’oggetto di culto, qui, è una Pietà lignea risalente al Medioevo. La leggenda racconta che la prima chiesa fu edificata nell’VIII secolo, quando un prete, guidato da una colomba, trovò nel terreno una Pietà lignea, lì sepolta un secolo prima dagli abitanti della zona fuggiti per paura dell’arrivo delle truppe di Rotari.
Dal santuario di Soviore (Monterosso) al santuario di Reggio (Vernazza): Partendo da Soviore si sale lungo la strada Levanto-Pignone, fino all’inizio del sentiero 8/b. Lasciata la carrozzabile si scende fino a superare il torrente Mulinaro, si prosegue per la Capanna Ricchetto per poi scendere ancora lungo la Costa Mesorano. Ancora un breve tratto in piano e si raggiunge la strada che collega Vernazza alla Foce Drignana. Da qui, un breve sentiero porta al sottostante Santuario della Madonna di Reggio.
La mulattiera si snoda tra vigneti e uliveti fino a raggiungere il piazzale del santuario circondato da alberi secolari.
Santuario di Nostra Signora del Reggio (Vernazza): Nascosto all’ombra di alberi monumentali, tra cui un leccio plurisecolare, si venera l’immagine di una Madonna Nera con bambino detta “l’Africana”, dipinta, secondo la leggenda, da San Luca. L’edificio, enorme e possente, conserva ancora la facciata romanica delle origini, risalenti al 1284. All’esterno cercate la bella fonte custodita in una grotta artificiale.
Tappa n. 2: Reggio (Vernazza) – Nostra Signora delle Grazie (San Bernardino – – Corniglia)
Santuario di Reggio al Santuario di Nostra Signora delle Grazie: Si sale lungo la strada che porta alla Foce Drignana fino a incontrare il sentiero 8/a. All’altezza di Muro Superiore si incrocia la strada che porta al piccolo abitato di San Bernardino, in cui sorge il Santuario di Nostra Signora delle Grazie.
Tappa n. 3: San Bernardino (Corniglia) – Volastra (Manarola)
Dal Santuario di San Bernardino al santuario di Nostra signora della Salute: si prende il sentiero n. 7 fino a raggiungere il piccolo abitato di case Fornacchi. Da qui si ci si incammina sulla carrozzabile in direzione Riomaggiore. Al bivio si percorre il sentiero n. 6/d dal quale si gode una vista mozzafiato su Corniglia e Manarola, e si arriva a Volastra dove sorge il Santuario di Nostra Signora della Salute.
Tappa n. 4: Volastra – Montenero (Riomaggiore)
Dal santuario di Nostra Signora della Salute (Volastra) al santuario di nostra Signora di Montenero (Riomaggiore). Da Volastra si prende il sentiero n. 6, lo stesso che scende verso Manarola, fino a incontrare la Strada dei Santuari, qualche centinaio di metri prima del bivio che porta al paese. Da qui ci si incammina lungo la carrozzabile e si raggiunge un ampio tornante verso il sentiero n. 3a.
Santuario di Nostra Signora di Montenero (Riomaggiore): La comunità di devoti si riversa ogni lunedì di Pentecoste per portare in processione l’immagine votiva custodita all’interno. Il Santuario ha origini antiche e la sua fondazione si deve al ritrovamento di un’icona bizantina che divenne meta di pellegrinaggio. Tra tutti i santuari, questo è il nostro preferito. Un atrio verde dal quale si può abbracciare con lo sguardo tutta la costa. Il vento che soffia nei giorni di fine estate, riempie di libertà e pace l’animo. Lontano dal caos dei borghi, lontano dal rumore della civiltà, qui rimane il silenzio ed il mare.
Periodi consigliati: primavera, autunno o primissima estate.
Controllare la percorribilità dei sentieri sul sito ufficiale.
Equipaggiamento escursionistico (no sandali), acqua.