Portovenere il 17 agosto: la Madonna Bianca

La leggenda dietro all'evento più suggestivo del Golfo dei Poeti

by chiara@rescomunicazione.it

Il nome del borgo Portus Veneris deriva da un antico tempio posto sullo scoglio dove attualmente sorge la chiesa di San Pietro, dedicato alla dea Venere Ericina.

Secondo la tradizione infatti, la Dea nacque dalla spuma del mare. Così la spuma che si infrange sulle scogliere di Portovenere richiamava nella memoria la nascita divina della dea dell’amore, tanto che in passato il Golfo dei Poeti era chiamato Golfo di Venere.

La Festa della Madonna Bianca, patrona del borgo, si svolge ogni anno il 17 agosto con suggestivi riti nelle vie dell’antico borgo. Uno dei più suggestivi è la processione è la fino alla Chiesa di San Pietro, gioiello di epoca romanica che per l’occasione viene adornata con centinaia di fiaccole romane.

Ma qual è la storia che si nasconde dietro la devozione per il quadretto della Madonna Bianca?

Un giorno del lontano 1204, alcuni abitanti di Porto Venere avvistarono una strana barca che lentamente si avvicinava alla riva. Quella barca altro non era che un tronco scavato, nessuna persona a bordo, soltanto un quadretto sul quale era dipinta la Madonna, seduta tra due angeli e con il bambin Gesù sulle ginocchia.

Col passare degli anni e della salsedine, il disegno sbiadì piano piano, fino a lasciare un foglio bianco. Gli abitanti soffrirono, amavano la “Madonnina Bianca” e la adoravano.

La mattina del 17 agosto del 1399 però, qualche fedele entrato in chiesa, si accorse che il quadretto, posto lì nel solito spazio, era dipinto a nuovo. Secondo gli abitanti, a ridipingerlo erano stati gli stessi angeli che erano rappresentati nel quadro.

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